L’argento è un metallo prezioso che costituisce una valida alternativa all’oro come soluzione d’investimento. Al tempo stesso viene impiegato per realizzare gioielli di vario genere (moderni, classici oppure etnici) e un’ampia gamma di oggetti preziosi, che rientrano nella categoria dell’argenteria. Tra questi si ricordano i samovar, le cornici, le coppe, le posate da tavola, i servizi di cucchiaini da tè e da caffè, i vassoi e le brocche. Inoltre è fondamentale per realizzare monete preziose.
L’argento si caratterizza per il suo aspetto lucido e per il suo colore bianco argenteo, che prende il nome proprio dal materiale in questione. Presenta una consistenza molto malleabile e duttile, tanto che può essere lavorato fino a ottenere fogli con uno spessore di 30 micromillimetri. Per questo motivo è necessario aggiungere una quantità variabile di rame per rendere il risultato finale più resistente e durevole. Di conseguenza l’argento puro viene impiegato soltanto come soluzione per gli investimenti; in caso contrario si opta per delle leghe. In secondo luogo occorre tenere a mente che l’argento è, tra tutti i metalli, il migliore conduttore di elettricità che di calore. Tuttavia per i cavi elettrici viene impiegato il rame in quanto ha un costo minore. Invece il metallo prezioso si usa per produrre i circuiti interni di tutti di dispositivi elettrici ed elettronici, come smartphone, tablet, cellulari, computer e iPhone. Infatti ogni anno questi settori dell’industria ne consumano decine di tonnellate.
Pochi sanno che il metallo si caratterizza per un altissimo livello di riflettanza della luce visibile: per la fotosensibilità del materiale gli alogenuri d’argento (soprattutto il cloruro d’argento, ma anche il bromuro e lo ioduro) risultano essere fondamentali per realizzare fotografie su pellicola oppure su carta chimica. In alternativa si può rendere trasparente il cloruro d’argento e adoperarlo come cemento per il vetro. L’argento è un materiale spesso sottovalutato a livello comune, tuttavia ha un’ampia gamma di impieghi. Ad esempio è usato in odontoiatria in lega con altri metalli per le otturazioni e le protesi in quanto è altamente igienico e assolutamente non tossico. Viene impiegato insieme al cadmio oppure allo zinco per realizzare batterie a lunga durata e ha notevoli proprietà catalitiche. Infine permette di creare specchi con una riflettanza maggiore rispetto a quelli comuni in alluminio e viene adoperato nel settore alimentare come additivo o colorante.
L’argento si trova in natura combinato con altri minerali o allo stato nativo. I maggiori produttori sono il Canada, gli USA, l’Australia, il Sud America (l’Argentina ha preso il nome da questo metallo, così come il Rio de la Plata), la Cina e il Messico. Quest’ultimo è il più grande produttore di argento ed è seguito dal Perù. Nell’Ottocento iniziò la demonetizzazione dell’argenti e la sua liquidazione da parte delle banche centrali. Liberando l’argento dai suoi scopi monetari, si è immessa sul mercato un’enorme quantità di metallo pregiato. Questo fatto ha provocato, almeno fino a pochi anni fa, un’offerta superiore alla domanda, nonostante il livello della produzione mineraria fosse inferiore a quello dei consumi. Al tempo stesso l’argento ha costi di estrazione inferiori rispetto all’oro e quindi il suo valore è più basso, anche a causa della tendenza all’inflazione del metallo. Ciò spiega come l’argento sia spesso sottovalutato, nonostante sia sempre un bene rifugio.
Stabile nell’aria pura e nell’acqua pura, questo metallo pregiato si ossida a contatto con lo zolfo o l’ozono. Per questo motivo occorre curare la manutenzione degli oggetti preziosi, che è la stessa sia per i gioielli che per l’argenteria. Infatti la maggior parte dei prodotti sono in una lega con il grado di purezza di 92,5%, chiamata anche Sterling Silver. Altre leghe usate hanno una purezza del 90%, 83,5% e 80%. Per riconoscere l’argento di qualità ci si può basare sul grado di lucentezza del metallo: infatti più il materiale è chiaro e più è puro. Inoltre è bene controllare il punzone, cioè il marchio che per legge tutti gli oggetti in argento devono avere. Viene indicata la quantità d’argento contenuta all’interno di un esagono allungato, affiancando il grado di purezza da una stella (simbolo della Repubblica), dalla provincia di produzione e dal numero di identificazione dell’argentiere.